Il “Piano industria 2030” e la strategia a lungo termine della Regione: “La Sicilia sarà protagonista sui mercati”

(PalermoToday 27/02/2024)

Così l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, al forum “Act Tank Sicilia” organizzato da The European House – Ambrosetti: “Con gli 800 milioni del Fesr predisporremo un pacchetto di misure per rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione, quindi anche di competitività, delle pmi”

Condurre definitivamente la Sicilia e i suoi sistemi produttivi fuori da una possibile condizione di marginalità nei mercati, per rendere l’Isola protagonista attiva”. Per l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, è questo l’obiettivo del “Piano Industria 2030” della Regione Siciliana, presentato oggi durante il forum “Act Tank Sicilia” organizzato da “The European House – Ambrosetti” al Marina Yachting di Palermo.

“Un piano – aggiunge Tamajo – fortemente voluto dal governo Schifani che, attraverso l’assessorato delle Attività produttive, si è dato una prospettiva di medio-lungo termine, per accompagnare l’intero sistema delle imprese nel percorrere le strade dell’innovazione con una strategia articolata. L’assessorato – continua il componente della giunta Schifani – è impegnato con decisione nella costruzione e nella realizzazione dei necessari interventi per raggiungere gli obiettivi prefissati: primo, accrescere la capacità dell’intero sistema produttivo di creare valore e di competere sui mercati globali, favorendo la ricerca, l’innovazione e le nuove tecnologie, anche in un’ottica di internazionalizzazione delle imprese; secondo, dare vita a interventi in grado di innescare processi di attrazione degli investimenti, con una particolare attenzione non solo ai segmenti produttivi innovativi ma anche ai settori tradizionali e del made in Sicily”.

“Con riferimento alla nuova cornice programmatica Fesr 2021-27, che prevede una dotazione di circa 800 milioni di euro – conclude Tamajo – abbiamo già predisposto un pacchetto di misure per rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione, quindi anche di competitività, delle Pmi siciliane. Un panorama rinforzato ulteriormente dalle nuove risorse del Fondo di sviluppo e coesione, per complessivi 450 milioni, destinate soprattutto alle micro imprese, il 96,6% del totale delle aziende siciliane, che rappresentano il cuore del sistema produttivo dell’Isola”.