Un grande lavoro è stato fatto nei giorni scorsi nella zona industriale di Caltanissetta che continua la sua graduale escalation nella riqualificazione di uno dei poli più importanti per l’economia nissena.
Molto si deve al commissario straordinario dell’IRSAP Marcello Gualdani e all’Assessore alle attività produttive della Regione Sicilia Edmondo Tamajo che, già nei mesi scorsi, in un incontro con gli imprenditori interessati e le rappresentanze delle istituzioni comunali avevano anticipato l’intenzione di intervenire anche in via straordinaria al rifacimento del manto stradale che da anni si trovava in condizioni al limite della viabilità.
“Sono qui oggi, con la mia squadra –aveva sottolineato l’esponente del governo Schifani – perché è necessario fare rete. Cerchiamo di accorciare le distanze tra le istituzioni e il mondo delle imprese. Stiamo lavorando con grande determinazione, senza guardare a nessun colore politico, cercando di rendere più attrattiva la nostra terra dal punto di vista imprenditoriale e produttivo per il bene della nostra Isola”.
Una promessa andata ben oltre le aspettative inziali degli stessi rappresentanti regionali che hanno ben compreso le criticità dell’area nissena e si sono impegnati affinché gli imprenditori di una delle aree più disagiate d’Italia potesse essere supportata dal settore pubblico nei servizi di cui è responsabile lo Stato e gli Enti Locali.
Nell’incontro, infatti, l’assessore aveva spiegato che il piano per la riqualificazione della zona industriale era stato sovvenzionato dalla Regione destinando la maggior parte dell’importo proprio al miglioramento delle strade e anche alla realizzazione dell’impianto di illuminazione per la fibra ottica. Infrastrutture indispensabili per la mobilità e per garantire un’organizzazione del lavoro sempre più digitalizzata e orientata all’hi-tech.
Nel corso della riunione era stato, però, precisato che la somma complessiva non sarebbe bastata per portare a termine i lavori per asfaltare tutta la zona industriale di Caltanissetta e che, presumibilmente, sarebbe rimasta incompiuta la zona Nord e in particolare Via dell’Imprenditore.
Un esempio di buona amministrazione e di perfetta collaborazione tra pubblico e privato per valorizzare quel mercato imprenditoriale impegnato a guardare il futuro e garantirgli quegli investimenti necessari per poter progredire e svilupparsi in autonomia.