PROCEDURA APERTA ALLA CONSULTAZIONE PER L’AGGIORNAMENTO DELLA SEZIONE RISCHI CORRUTTIVI E TRASPARENZA DEL PIANO INTEGRATO DI ATTIVITA’ E ORGANIZZAZIONE – PIAO 2024-2026

PROCEDURA APERTA ALLA CONSULTAZIONE PER L’AGGIORNAMENTO DELLA SEZIONE RISCHI CORRUTTIVI E TRASPARENZA DEL PIANO INTEGRATO DI ATTIVITA’ E ORGANIZZAZIONE – PIAO 2024-2026

AVVISO PUBBLICO

Procedura aperta alla consultazione per l’aggiornamento della sezione “RISCHI CORRUTTIVI E TRASPARENZA” del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) 2024-2026

Premesso
•  che la Legge 6 novembre 2012, n. 190 concernente “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e della illegalità nella Pubblica Amministrazione” come modificata dal Decreto legislativo 25 maggio 2016 n. 97 recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” prevede che tutte le pubbliche amministrazioni provvedano ad adottare il Piano triennale di prevenzione della Corruzione e Trasparenza (PTPCT) e che parte integrante di detto Piano è il Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (PTTI);

  • che l’IRSAP ha adottato la sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) 2023-2025, che ora deve essere oggetto di aggiornamento;
  • che ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.L. n. 80/2021, convertito in L. n. 113/2021, questo Ente è tenuto ad approvare il Piano Integrato di attività e Organizzazione (PIAO), nell’ambito del quale devono essere definiti, tra gli altri: “gli strumenti e le fasi per giungere alla piena trasparenza dei risultati dell’attività e dell’organizzazione amministrativa nonché per raggiungere gli obiettivi in materia di contrasto alla corruzione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia e in conformità agli indirizzi adottati dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) con il Piano nazionale anticorruzione”;

Ritenuto necessario assicurare forme di consultazione con il coinvolgimento dei cittadini, delle imprese e delle organizzazioni portatrici di interessi collettivi, al fine di elaborare un’efficace strategia anticorruzione prima di provvedere all’approvazione in via definitiva degli aggiornamenti.
Preso atto che il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) prevede che nell’aggiornamento vengano coinvolti, attraverso forme di partecipazione e consultazione, i cittadini, le associazioni e organizzazioni portatrici di interessi sul territorio (stakeolders) per una sempre maggiore condivisione delle scelte dell’Ente;

SI INVITANO

i cittadini, le imprese, le associazioni e organizzazioni portatrici di interessi collettivi, le organizzazioni di categoria e sindacali operanti nel territorio regionale a far pervenire eventuali considerazioni e/o proposte di cui si terrà conto in fase di aggiornamento della sezione “RISCHI CORRUTTIVI E TRASPARENZA” del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) 2024-2026.
Per poter trarre spunto e consentire l’apporto di contributi mirati è possibile consultare sul sito internet dell’IRSAP nella sezione “Amministrazione Trasparente – Altri contenuti – Prevenzione della corruzione” la sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)2023-2025.
Le proposte dovranno essere recapitate al protocollo generale preso la sede legale di Palermo o spedite per mail entro e non oltre il 15 dicembre 2023 al seguente indirizzo di posta elettronica: anticorruzione@irsapsicilia.it utilizzando l’allegato modello.

Il RPCT
f.to Avv. Dario Castrovinci

 

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Data pubblicazione: 16/11/2023

Invitalia – Fondo transizione industriale, le domande dal 10 ottobre 2023

(Invitalia 10/10/2023)

Uno sportello per le imprese che investono nella tutela ambientale.

Scatta il 10 ottobre 2023 il via al “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”, che ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE a tutela dell’ambiente.

Il Fondo è gestito da Invitalia ed è finanziato con 300 milioni di euro dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Le agevolazioni sono rivolte alle aziende di qualsiasi dimensione e di ogni parte d’Italia e vengono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto.

I progetti devono prevedere un miglioramento dei processi aziendali in termini di tutela ambientale, mediante una maggiore efficienza energetica o attraverso il riciclo e recupero delle materie prime.

Il Fondo sostiene le spese relative al suolo aziendale, opere murarie, impianti e attrezzature di nuova fabbricazione, programmi informatici, brevetti, licenze, know-how, formazione del personale.

Più in dettaglio, per il miglioramento dell’efficienza energetica la misura finanzia fino al 50% delle spese, per l’uso efficiente delle risorse il contributo può arrivare al 60%, per gli impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili la soglia può salire al 65%.

La domanda si presenta online dalle ore 12.00 del 10 ottobre alle ore 12.00 del 12 dicembre 2023.

Le richieste valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Maggiori informazioni

Concorsi, per titoli e colloquio e per titoli e prova attitudinale, riservati al personale interno con qualifica non dirigenziale, per la copertura di n. 32 posti, varie categorie e profili professionali.

Si comunica che nel sito web dell’IRSAP (Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive) all’URL: https://www.irsapsicilia.it/bandi-di-concorso/ è stato pubblicato, in forma integrale, il Bando di concorso, riservato al personale interno con qualifica non dirigenziale, per l’assunzione a tempo indeterminato di n.32 unità di personale di cui all’art. 32 della L.R. 5/2014, ai sensi del comma 2 dell’art. 20 del D.lgs. N. 75/2017, approvato con DDG n. 178 del 05/10/2023.

Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione scade il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana – serie speciali concorsi.

Qualora il termine di scadenza coincida con un giorno festivo, lo stesso, è prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Il Direttore Generale Ing. Gaetano Collura

Gela: nuovi piani per il rilancio con investimenti da 31 milioni

(Il Sole 24 Ore 05/10/2023)

Nino Amadore GELA (CALTANISSETTA)

Valutazioni in corso dal Mimit ma è ancora possibile presentare progetti

Nove iniziative per un programma di investimento complessivo pari a quasi 31 milioni e richieste di agevolazione complessive pari a 22,9 milioni. È il bilancio, provvisorio, degli investimenti a valere sull’Accordo di programma per la re industrializza-zione dell’area di Gela: il tutto si inserisce nell’ambito del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Gela”, che era stato avviato con l’Accordo di programma del 23 ottobre 2048 e prorogato ad ottobre 2024, con l’obiettivo di rilanciare le attività imprenditoriali e di soste-nere l’occupazione nei territori dei 23 Comuni (a cavallo tra le province di Caltanissetta e Ragusa) appartenenti all’area interessata dal progetto di rilancio. Tramite la legge 181/89, sono disponibili 21,9 milioni (le risorse so-no state messe a disposizione dal ministero delle Imprese e del made in Italy) per favorire gli investimenti delle imprese e lo sviluppo industria-le del territorio. Lo sportello per la presentazione delle domande che saranno valutate secondo l’ordine cronologico di trasmissione, è stato aperto dal 30 maggio di quest’anno: non è stato ancora chiuso ed è ancora possibile inoltrare istanze. Sono intanto attualmente in corso le istruttorie per la verifica dell’ammissibilità delle domande da parte del soggetto gestore della misura: Invitalia. Nel frattempo la Regione siciliana ha avviato il piano di riqualificazione dell’area industriale di cui si occupa l’Irsap (l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive), retto da Marcello Gualdani, con nuovi impianti di illumina-zione e un impianto di videosorveglianza. «Stiamo cercando con gran-de determinazione di rendere più attrattiva la nostra terra dal punto di vista imprenditoriale e produttivo – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo. Vogliamo valorizzare investimenti che guardano al futuro e tutelare i lavoratori del comprensorio di Gela. Territori che non possono attendere una burocrazia lenta, né sopportare ritardi nel raggiungimento degli obiettivi annunciati». Un’attenzione per le aree industriali da parte della Regione salutata positivamente dagli imprenditori siciliani che, tra l’altro, da anni spingo-no per attrarre nuovi investimenti nell’area di Gela: «Quello avviato sul-le zone industriali dall’assessorato -dice Ivo Blandina, vicepresidente vi-cario di Sicindustria – è un lavoro molto importante frutto di un confronto con gli imprenditori: finalmente viene data la giusta attenzione in termini di riqualificazione e valorizzazione».

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Si sbloccano i bilanci Irsap, “Recuperati otto anni di ritardi grazie ad una governance stabile”

(BlogSicilia 29/09/2023)

L’Irsap, l’Istituto regionale per lo Sviluppo delle Attività produttive in Sicilia, torna ad avere, dopo 8 anni, un rendiconto generale. Si sbloccano, dunque, i bilanci dell’Istituto e, di conseguenza, il trasferimento dei saldi dei contributi regionali. E’ stato, infatti, approvato definitivamente dal dipartimento delle Attività produttive della Regione siciliana il documento per l’anno 2022. Non succedeva dal 2016, anno in cui il sovrapporsi di più leggi regionali, e di modifiche alla riforma che aveva introdotto proprio l’Irsap, aveva creato una sorta di confusione normativa. Una situazione che si era, poi, incancrenita per effetto di una governance “dimezzata” essendo stato l’Istituto gestito per cinque anni, da un Commissario ad Acta.

La scelta dell’assessore Edy Tamajo

A sbloccare la situazione, quest’anno, è stata la scelta operata, sotto la guida dell’assessore regionale alle Attività produttive della Regione siciliana, Edy Tamajo, di nominare non più un Commissario ad Acta ma un Commissario straordinario con pieni poteri. La scelta è ricaduta su Marcello Gualdani, insediatosi a febbraio.

Un lavoro lungo e complesso quello di riallineare tutti i conti approvando tutti i rendiconti pregressi fino ad arrivare a quello corrente. Alcune settimane fa è stato, così, possibile trasmettere alla Regione per il controllo di competenza, il rendiconto generale 2022 che il Dipartimento ha approvato in via definitiva giovedì scorso.

Il Commissario Gualdani

“Abbiamo recuperato anni di ritardi e rallentamenti dovuti anche alla mancanza di una governance stabile – dice il Commissario straordinario Marcello Gualdani – e lo abbiamo fatto con senso di responsabilità ed impegno. Ora puntiamo ad approvare il bilancio di previsione 2024 entro il prossimo mese di dicembre 2023, ovviamente dopo l’adozione di quello della Regione siciliana. Questi due atti, combinati fra loro, consentono di dare stabilità all’Istituto e di pensare ad una programmazione delle Attività a fianco delle imprese, per la crescita della produzione e dunque del Pil nell’interesse della Sicilia”.

Il direttore Collura

“Con l’approvazione del rendiconto generale si sblocca anche il trasferimento dalla Regione all’Istituto della quota restante dello stanziamento 2023 destinato ad Irsap. Si garantiscono, in questo modo, gli stipendi del personale e si dà ordine, continuità e stabilità alle attività dell’Istituto” dice il direttore Gaetano (Tani) Collura

Riqualificazione zona industriale di Carini, Tamajo: «Entro l’anno bando di gara»

(Regione Sicilia 22/09/2023)

«Il governo regionale si è posto l’obiettivo di andare incontro alle esigenze di imprese e imprenditori del territorio, con misure finanziarie ma anche in termini di sicurezza e riqualificazione delle zone industriali: due elementi imprescindibili per richiamare interessi e capitali, garantire vivibilità e qualità della vita non solo per i lavoratori ma anche per gli utenti delle aziende insediate». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, nel corso della presentazione dell’intervento di riqualificazione delle strade interne dell’agglomerato industriale di Carini per un valore di 8 milioni di euro, frutto dell’ Accordo di programma quadro sottoscritto lo scorso luglio fra Irfis Finsicilia e il commissario straordinario del governo della Zes Sicilia Occidentale, Carlo Amenta.

«La realizzazione di questo progetto a Carini, redatto da Irsap  – ha sottolineato l’assessore – ha un cronoprogramma definito: entro dicembre la gara e nell’arco di un anno il completamento dei lavori. Questo obiettivo traccia una linea decisa e ferma rispetto alla rinascita di tutte le aree industriali in Sicilia. Quella di Carini è strategica e vedrà anche la nascita dei centri Rimed e Ismett, e dunque crescita e sviluppo con nuovo indotto a favore di tutto il territorio. Per attrarre nuovi investimenti nelle aree Zes della Sicilia dobbiamo rendere i siti industriali attrattivi ed efficienti, pertanto l’impegno del governo regionale resta concentrato sulla ridefinizione e sulla riperimetrazione delle aree presenti, sullo snellimento burocratico e nel rendere maggiormente fruibili e adeguate le aree industriali».

«In merito alla centralizzazione della Zes unica del Meridione –  ha concluso il rappresentante del governo Schifani – domani nel corso di una Giunta straordinaria con il ministro Fitto affronteremo il tema della gestione unica; cercheremo  di proporre correttivi aderenti alle esigenze  della nostra regione».

Zona industriale di Carini, entro il 2024 la riqualificazione stradale

(FocuSicilia 23/09/2023)

La Regione Siciliana investirà otto milioni di euro per mettere in ordine le infrastrutture viarie interne dell’agglomerato. Lavori urgenti e necessari dal momento che le aree potenzialmente adibite all’attrazione degli investimenti sono attualmente prive di servizi essenziali

 

Zona industriale di Carini: la riqualificazione sarà completata entro il 2024. Parola di Regione Siciliana, che investirà otto milioni di euro per mettere in ordine le infrastrutture viarie interne dell’agglomerato. Lavori urgenti e necessari dal momento che le aree potenzialmente adibite all’attrazione degli investimenti sono attualmente prive di servizi essenziali. “Il governo regionale si è posto l’obiettivo di andare incontro alle esigenze di imprese e imprenditori del territorio. Servono misure finanziarie ma anche sicurezza e riqualificazione delle zone industriali. Due elementi imprescindibili per richiamare interessi e capitali, garantire vivibilità e qualità della vita. Non solo per i lavoratori ma anche per gli utenti delle aziende insediate”, ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo. L’intervento è frutto dell’Accordo di programma quadro sottoscritto lo scorso luglio fra Irfis Finsicilia e il commissario straordinario del governo della Zes Sicilia Occidentale, Carlo Amenta.

Gara entro dicembre, lavori entro un anno

“La realizzazione di questo progetto a Carini, redatto da Irsap  – ha sottolineato l’assessore – ha un cronoprogramma definito: entro dicembre la gara e nell’arco di un anno il completamento dei lavori. Questo obiettivo traccia una linea decisa e ferma rispetto alla rinascita di tutte le aree industriali in Sicilia. Quella di Carini è strategica e vedrà anche la nascita dei centri Rimed e Ismett, e dunque crescita e sviluppo con nuovo indotto a favore di tutto il territorio. Per attrarre nuovi investimenti nelle aree Zes della Sicilia dobbiamo rendere i siti industriali attrattivi ed efficienti, pertanto l’impegno del governo regionale resta concentrato sulla ridefinizione e sulla riperimetrazione delle aree presenti, sullo snellimento burocratico e nel rendere maggiormente fruibili e adeguate le aree industriali”.

Russello: “Esulteremo solo a opere consegnate”

“Sapere che la Regione ha reperito i fondi per riqualificare questa zona industriale, non può che farci piacere”, ha detto il presidente di Sicindustria Palermo, Giuseppe Russello, che alla Omer di Carini ha ospitato la presentazione del progetto. “Da anni parliamo dell’inadeguatezza delle aree industriali siciliane – ha aggiunto Russello – e da anni ci sentiamo fare promesse di ogni tipo. Oggi sembra che un passo in avanti si stia facendo. Permetteteci, però, di esultare soltanto quando le opere saranno consegnate. Di certo noto un cambio di passo che desidero sottolineare: un positivo coordinamento tra le varie braccia della pubblica amministrazione”. L’intervento infrastrutturale nasce dalla necessità di riqualificare l’agglomerato industriale di Carini (per una superficie di 3.286.200 metri quadri) che oggi, per la sua posizione geografica, la vicinanza con la città metropolitana di Palermo e per l’inclusione nelle zone Zes è uno dei più importanti poli industriali della Sicilia occidentale.

Riqualificazione area industriale, la Regione presenta il progetto da 8 milioni

(Comune di Carini 22/09/2023)

Un intervento da 8 milioni di euro da mandare in gara entro dicembre. È quanto la Regione siciliana ha messo sul piatto per riqualificare la viabilità della zona industriale di Carini. La notizia è stata annunciata questa mattina dall’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo presso la Omer che ha ospitato la presentazione del progetto.
Lo scorso luglio, Irfis Finsicilia E Zes Sicilia Occidentale hanno sottoscritto un accordo di programma quadro in base al quale il “Progetto di riqualificazione delle strade interne dell’agglomerato di Carini” è stato ceduto al commissario Zes, che farà quindi da stazione appaltante. “Stimiamo – ha detto il commissario della Zes Sicilia Occidentale Amenta – di andare in gara entro dicembre e, una volta aggiudicati i lavori e compiuti i passaggi amministrativi, di completare le opere nell’arco di un anno”.

“Mettendo a disposizione queste risorse per un progetto avanzato dall’Irsap e attuato dalla Zes – ha sottolineato Iolanda Riolo – Irfis si conferma uno snodo fondamentale per la gestione dei fondi per la Regione siciliana. Fare squadra tra gli assessorati regionali e il nostro istituto si sta rivelando una strategia vincente”. Posizione ribadita da Amenta, che ha aggiunto come “l’accordo con Irfis e la disponibilità dell’Irsap dimostri l’importanza della collaborazione istituzionale. A noi adesso il compito di mandare in gara e completare l’intervento nei tempi più brevi possibili per supportare le imprese dell’area nel loro sviluppo. L’attrattività di un territorio passa infatti dalla dotazione infrastrutturale e dai servizi alle imprese”.

Le strade interne oggetto di intervento all’interno dell’area industriale sono via Don Luigi Sturzo, via Padre Francesco Randazzo, via Angelo Russello, via Don Lorenzo Milani, via Galileo Galilei, via Matteo Picone, via Archimede, via Don Antonio Cataldo, via Mariano Di Trapani, le bretelle di collegamento tra la via Archimede e la strada statale 113, via Despuches, la strada di accesso dalla statale 113 alla stazione metropolitana “Carini Torre Ciachea” e la parallela alla S.S. 113. I lavori previsti consistono nella realizzazione delle rotatorie sulla via Don Luigi Sturzo, dello spartitraffico con barriere new jersey, del rifacimento del manto stradale, dei giunti di dilatazione, dei viadotti e delle barriere di protezione stradale e delle reti di protezione, e ancora la manutenzione dei marciapiedi, delle caditoie stradali e  delle opere infrastrutturali, e infine, la sistemazione della segnaletica stradale, orizzontale e verticale, e il completamento dell’impianto di illuminazione stradale e di video sorveglianza.

“Lo stanziamento dei fondi per la riqualificazione dell’area industriale di Carini – ha evidenziato Giuseppe Monteleone, sindaco di Carini – rappresenta un forte segnale di attenzione della Regione nei confronti degli imprenditori che, nonostante le effettive criticità di cui soffre l’agglomerato, producono qui continuando a credere nelle potenzialità che il territorio rappresenta, se non altro per la sua posizione strategica. I lavori di riqualificazione, quando eseguiti, non risolveranno però la questione aperta e oggetto di contenzioso giudiziario del famigerato art. 10 della legge regionale n. 10/2018 con il quale sono state trasferite coattivamente dall’Irsap al Comune di Carini strade e pertinenze. Quest’ultimo infatti non ha i mezzi per occuparsi della manutenzione. Voglio quindi lanciare un appello all’assessore Tamajo, all’intero governo e all’assemblea regionale affinché, tutti insieme, si possa trovare una adeguata soluzione legislativa a una questione posta già in ambito giudiziario e che invece è compito della politica risolvere”.

“L’impegno del governo regionale – ha detto Tamajo – resta concentrato sullo snellimento burocratico e a rendere maggiormente fruibili e adeguate le aree industriali con progetti di riqualificazione e ammodernamento delle infrastrutture, dagli impianti di illuminazione ai sistemi di video sorveglianza”. L’assessore Tamajo ha anche annunciato al sindaco Monteleone la sua volontà di convocare nelle prossime settimane un tavolo per discutere dei problemi urbanistici di cui ci il primo cittadino ha accennato durante il suo intervento.

Carini, si investe sull’area industriale, 8 milioni dalla Regione

(PartinicoLive 22/09/2023)

Un intervento da 8 milioni di euro da mandare in gara entro dicembre per l’area industriale di Carini. È quanto la Regione siciliana ha messo sul piatto per riqualificare la viabilità di questa zona. Lavori urgenti e necessari dal momento che le aree potenzialmente adibite all’attrazione degli investimenti sono attualmente prive di servizi essenziali e caratterizzate da una assoluta inadeguatezza delle infrastrutture. “Sapere che la Regione ha reperito i fondi per riqualificare questa zona industriale, non può che farci piacere”, ha detto il presidente di Sicindustria Palermo, Giuseppe Russello, che oggi, alla Omer di Carini, ha ospitato la presentazione del progetto.

 Da anni parliamo dell’inadeguatezza delle aree industriali siciliane – ha aggiunto Russello – e da anni ci sentiamo fare promesse di ogni tipo. Oggi sembra che un passo in avanti si stia facendo e per questo ringrazio l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo; il commissario dell’Irsap, Marcello Gualdani; il commissario straordinario del Governo per la Zes Sicilia Occidentale, Carlo Amenta e il presidente di Irfis FinSicilia, Iolanda Riolo. Permetteteci, però, di esultare soltanto quando le opere saranno consegnate. Di certo noto un cambio di passo che desidero sottolineare: un positivo coordinamento tra le varie braccia della pubblica amministrazione”. “Mettendo a disposizione queste risorse per un progetto avanzato dall’Irsap e attuato dalla Zes – ha sottolineato Iolanda Riolo – Irfis si conferma uno snodo fondamentale per la gestione dei fondi per la Regione siciliana. Fare squadra tra gli assessorati regionali e il nostro istituto si sta rivelando una strategia vincente”.

Posizione ribadita da Amenta, che ha aggiunto come “l’accordo con Irfis e la disponibilità dell’Irsap dimostri l’importanza della collaborazione istituzionale. A noi adesso il compito di mandare in gara e completare l’intervento nei tempi più brevi possibili per supportare le imprese dell’area nel loro sviluppo. L’attrattività di un territorio passa infatti dalla dotazione infrastrutturale e dai servizi alle imprese. Ringrazio quindi il governatore Schifani e gli assessori Tamajo e Falcone che hanno mostrato grande efficienza nel reperimento dei fondi necessari”. In particolare, lo scorso luglio, Irfis Finsicilia e Zes Sicilia Occidentale hanno sottoscritto un accordo di programma quadro in base al quale il “Progetto di riqualificazione delle strade interne dell’agglomerato di Carini” per complessivi 8 milioni di euro è stato ceduto al commissario Zes, che farà quindi da stazione appaltante. “Stimiamo – ha concluso Amenta – di andare in gara entro dicembre e, una volta aggiudicati i lavori e compiuti i passaggi amministrativi, di completare le opere nell’arco di un anno”.

“La realizzazione di questo progetto – ha detto Tamajo – traccia una linea decisa e ferma rispetto alla rinascita di tutte le aree industriali in Sicilia. In vista della Zes del Sud l’impegno del governo regionale resta concentrato sulla ridefinizione e sulla riperimetrazione delle aree presenti, sullo snellimento burocratico e a rendere maggiormente fruibili e adeguate le aree industriali con progetti di riqualificazione e ammodernamento delle infrastrutture, dagli impianti di illuminazione ai sistemi di video sorveglianza”. “L’Irsap – ha ribadito Gualdani – ha già realizzato un intervento fondamentale per il decoro e la sicurezza dell’agglomerato industriale di Carini installando telecamere e ripristinando la quasi totalità dell’impianto di pubblica illuminazione. Adesso con questo progetto, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche, completeremo il processo di riqualificazione della zona industriale”.

“Lo stanziamento dei fondi per la riqualificazione dell’area industriale di Carini – ha evidenziato Giuseppe Monteleone, sindaco di Carini – rappresenta un forte segnale di attenzione della Regione nei confronti degli imprenditori che, nonostante le effettive criticità di cui soffre l’agglomerato, producono qui continuando a credere nelle potenzialità che il territorio rappresenta, se non altro per la sua posizione strategica. I lavori di riqualificazione, quando eseguiti, non risolveranno però la questione aperta e oggetto di contenzioso giudiziario del famigerato art. 10 della legge regionale n. 10/2018 con il quale sono state trasferite coattivamente dall’Irsap al Comune di Carini strade e pertinenze. Quest’ultimo infatti non ha i mezzi per occuparsi della manutenzione. Voglio quindi lanciare un appello all’assessore Tamajo, all’intero governo e all’assemblea regionale affinché, tutti insieme, si possa trovare una adeguata soluzione legislativa a una questione posta già in ambito giudiziario e che invece è compito della politica risolvere”.